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Biotech: in Australia e Nuova Zelanda obbligo indicare OGM

Montag, 31. Juli 2000 / 18:49 Uhr

Sydney - L'Australia e la Nuova Zelanda hanno adottato il più severo regime al mondo sull'indicazione nelle etichette dei prodotti alimentari della presenza di organismi geneticamente modificati (OGM).

La decisione è stata presa, dopo anni di accese discussioni, dai ministri della Sanità australiani (del governo nazionale e dei sei stati della federazione) e di quello neozelandese, che hanno concluso la loro riunione annuale lo scorso weekend in Nuova Zelanda.

I ministri hanno respinto la soluzione caldeggiata dal primo ministro australiano John Howard, di esentare dall'obbligo i prodotti il cui contenuto di ingredienti transgenici non supera la soglia dell'un percento, e hanno optato per la soglia zero.

Tutti i prodotti alimentari dovranno indicare se contengono Dna alterato, con l'eccezione del fast food a portar via, di alcuni alimenti nei quali il contenuto di OGM è stato rimosso, di alcuni additivi alimentari e di alimenti con sapori aggiunti in bassa concentrazione. Le aziende alimentari avranno l'obbligo di documentare in ogni fase il «percorso» dei loro prodotti, per dimostrare che sono liberi da modificazioni genetiche.

L'associazione australiana consumatori ha accolto la decisione come «una vittoria parziale», esprimendo disappunto per il fatto che siano stati esentati il fast food e gli alimenti raffinati, come olio da cucina e zucchero.
(sda)